evidence based nutrition

Dieta chetogenica

La dieta chetogenica (o keto diet) è un modello alimentare basato su una forte riduzione dei carboidrati e un aumento della quota di calorie proveniente dai grassi, mentre la quota proteica resta sostanzialmente invariata. La sostituzione di carboidrati con i grassi induce un fenomeno definito chetosi.

Di base, il glucosio è la molecola principalmente utilizzata dalle cellule e dal nostro cervello per ricavare energia. In mancanza di quantità adeguate, come nel caso di una dieta con un contenuto di carboidrati intorno ai 50g al giorno, la produzione di insulina è molto bassa e quindi il corpo entra in uno stato di catabolismo. In queste condizioni, si attivano due processi per ricavare energia: la gluconeogenesi e la chetogenesi.

Il primo riguarda la formazione di glucosio a partire da glicerolo, acido lattico e alcuni amminoacidi (alanina e glutammato) provenienti dai muscoli. Il secondo avviene a partire dagli acidi grassi provenienti dal tessuto adiposo, che però, differentemente dal glucosio, non potendo attraversare la barriera ematoencefalica, devono subire un ulteriore processo di ossidazione per formare i corpi chetonici. Quando i livelli di glucosio circolanti nel sangue sono bassi, anche la produzione e il rilascio di insulina sarà più basso, riducendo, quindi, il deposito di grassi e glucosio.

Il processo di chetosi è considerato naturale e non dannoso quando la produzione di corpi chetonici resta bassa e non altera il pH del sangue. In caso contrario, si instaura una condizione di chetoacidosi, tipica del diabete non compensato con adeguata terapia, in cui la produzione di corpi chetonici così elevata da modificare il naturale pH del sangue.

COME SI STRUTTURA UN PIANO ALIMENTARE CHETOGENICO?

La dieta chetogenica è principalmente caratterizzata da un basso apporto di carboidrati, sostituiti dai grassi. Esistono diverse tipologie di dieta chetogenica:

  • Standard: è caratterizzata da 10%, che in una dieta di riferimento di 2000 kcal equivalgono a 50 g al giorno. La percentuale di grassi, di contro, è del 70%, mentre l’apporto proteico si aggira intorno al 20%.
  • Iperproteica: le proteine sono più elevate rispetto alla dieta standard, con un apporto pari al 30-35%. I carboidrati non apportano più del 5% delle calorie, mentre i grassi si aggirano intorno al 60%
  • Ciclica: è caratterizzata da 5 giorni di dieta chetogenica standard e 2 giorni di dieta ad alto contenuto di carboidrati
  • Mirata: prevede l’aggiunta di carboidrati in previsione di attività fisica.

Gli studi in letteratura scientifica si sono concentrati principalmente sui primi due modelli di dieta chetogenica.

La letteratura ha posto in evidenza la maggiore efficacia della dieta chetogenica rispetto ad una dieta povera di grassi nel raggiungimento di un calo ponderale rapido (1). Il meccanismo di azione è sia legato alla riduzione della quota di carboidrati e quindi della produzione di insulina, ma anche al senso di sazietà indotto dai corpi chetonici, inducendo l’instaurarsi di uno spontaneo deficit calorico (2). Inoltre presenterebbe vantaggi sulla riduzione della pressione arteriosa, dei trigliceridi plasmatici, della glicemia e migliorerebbe la sensibilità all’insulina (3-5).

Altri benefici della dieta chetogenica riguardano la riduzione degli eventi epilettici in bambini (6). Infatti la prima applicazione terapeutica della dieta chetogenica risale al 1921 ad opera di Russel Wilder (7), restando trattamento d’elezione per decenni, fino alla scoperta degli antiepilettici.

Benché la letteratura fornisca molte indicazioni riguardo gli effetti a breve termine della dieta chetogenica, ancora poco si sa di quali siano gli effetti a lungo termine. Gli effetti a breve termine maggiormente riscontrati durante una dieta chetogenica sono costipazione, alitosi, stanchezza, nausea, vomito, insonnia, mal di testa, vertigini. In linea di massima questa sintomatologia, definita keto-flu o influenza da chetosi, scompare dopo le prime settimane di dieta. Gli effetti a lungo termine, invece, includono steatosi epatica, ipoproteinemia, calcolosi renale, deficit di vitamine e sali minerali.

Inoltre un piano alimentare di tipo chetogenico è sconsigliato in soggetti diabetici (a meno che non ci sia un adattamento della dieta), con pancreatite o problemi epatici, disordini del metabolismo dei grassi (7). Inoltre, la compliance alla dieta tende ad essere estremamente bassa a causa della poca sostenibilità sul lungo termine di questo modello alimentare.

Infine, è strettamente necessario controllare la funzionalità renale, che potrebbe facilmente essere compromessa sul lungo periodo (7).

DIETA CHETOGENICA: SI O NO?

Data la complessità di un piano alimentare chetogenico, sicuramente il suggerimento è quello di affidarsi a uno specialista per la sua somministrazione.

Personalmente, la preferenza che do è alla semplicità e affidabilità del modello mediterraneo, per vari motivi: una maggiore quantità di studi che ne dimostrano la reale efficacia a lungo termine, sostenibilità economica e ambientale per un lungo periodo e, se ben equilibrata, nessuna necessità di integrazioni ulteriori.

BIBLIOGRAFIA

  1. Seid H, Rosenbaum M. Low Carbohydrate and Low-Fat Diets: What We Don’t Know and Why we Should Know It. Nutrients. 2019;11(11):2749.
  2. Sumithran P, Prendergast LA, Delbridge E, Purcell K, Shulkes A, Kriketos A, Proietto J. Ketosis and appetite-mediating nutrients and hormones after weight loss. Eur J Clin Nutr. 2013 Jul;67(7):759-64
  3. Bezerra Bueno N, Vieira de Melo IS, Lima de Oliveira S, da Rocha Ataide T. Very-low-carbohydrate ketogenic diet v. low-fat diet for long-term weight loss: a meta-analysis of randomised controlled trials. Br J Nutr. 2013 Oct;110(7):1178-87.
  4. Gershuni VM, Yan SL, Medici V. Nutritional Ketosis for Weight Management and Reversal of Metabolic Syndrome. Curr Nutr Rep. 2018;7(3):97-106.
  5. Erion KA, Corkey BE. Hyperinsulinemia: a Cause of Obesity?. Curr Obes Rep. 2017;6(2):178-186. doi:10.1007/s13679-017-0261-z
  6. Ułamek-Kozioł M, Czuczwar SJ, Januszewski S, Pluta R. Ketogenic Diet and Epilepsy. Nutrients. 2019;11(10):2510.
  7. Masood W, Annamaraju P, Uppaluri KR. Ketogenic diet. 2020 Dec 14. In: StatPearls [Internet].

Lascia un commento